FederUnacoma: un piano strategico per l’agromeccanica

03.04.2024
Si è tenuto a Serralunga d’Alba, nel cuore delle Langhe, il Think Tank annuale della Federazione dei costruttori di macchine agricole. Dati di mercato, analisi di scenario e un focus sui bisogni di formazione sono stati al centro dei lavori, nel corso dei quali è stato evidenziato il ruolo strategico di EIMA International per il rilancio del mercato di settore. Presentata l’Accademia di alta formazione AFI, un nuovo progetto FederUnacoma per il rafforzamento delle competenze all’interno delle aziende.

Il mercato italiano delle macchine agricole segna il passo, in attesa che il sistema degli incentivi pubblici si sblocchi e possano ripartire gli acquisti. Anche le esportazioni risultano in calo, per la congiuntura economica sfavorevole e per i maggiori costi di produzione che incidono sul prezzo finale delle macchine. Per rilanciare il settore, dunque, l’associazione italiana dei costruttori FederUnacoma intensifica le proprie attività sul piano politico, promozionale e della formazione con un fitto programma da attuare entro l’autunno prossimo. Questo è emerso dal Think Tank sul tema “Dalla gestione d’impresa al marketing fieristico: le skills vincenti per l’industria agromeccanica”, che la Federazione ha realizzato il 28 marzo scorso - presso il centro congressi dell’azienda vitivinicola di Fontanafredda a Serralunga d’Alba in Piemonte - coinvolgendo le aziende associate e un panel di esperti delle diverse discipline. Dopo il saluto inaugurale dell’imprenditore Oscar Farinetti – titolare della casa vinicola ospitante – la sessione plenaria si è aperta con l’intervento della Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, la quale ha fornito i dati aggiornati sul mercato (calo generalizzato delle trattrici nei primi due mesi dell’anno, con un passivo del 14% per gli USA, del 22% per l’India, del 3% per la Francia e del 25% per l’Italia) sottolineando come la Federazione abbia una strategia d’intervento articolata proprio per reagire al rischio di una stasi del settore. “La bassa redditività delle imprese agricole non facilita gli investimenti nell’acquisto di nuove tecnologie – ha detto la Presidente – e per questo è necessario collaborare con il Governo e con i Ministeri per velocizzare le procedure per gli incentivi del PNRR e del Fondo Innovazione, oltre che per rilanciare il credito d’imposta per il 4.0, e rendere attuabile la transizione 5.0 di cui già si parla”. I lavori sono proseguiti con l’intervento dell’analista economico Gabriele Pinosa, il quale ha tracciato uno scenario dei mercati mettendo in luce le variabili di tipo finanziario e geopolitico che sono destinate ad influenzare i flussi commerciali nel corso dell’anno. “Se la transizione energetica si configura come un elemento peggiorativo delle spinte inflazionistiche già presenti a livello globale - ha spiegato Pinosa - la presenza di conflitti in diverse parti del mondo (allo stato attuale ne sono censiti 30 nei vari continenti dei quali 8 valutati prioritari per le conseguenze geopolitiche) produce frammentazione e incertezza nei mercati. Il settore delle macchine agricole deve dunque sfidare una congiuntura non favorevole – questo è emerso nel corso dell’incontro – e poter contare su specifiche forme d’incentivazione, ma prima di tutto deve essere valorizzato con efficaci iniziative di marketing e comunicazione, facendo leva su eventi espositivi di grande caratura. “Spetta in primo luogo alle fiere la promozione commerciale del settore agromeccanico – ha detto nel proprio intervento il Direttore Generale di FederUnacoma Simona Rapastella – mettendo in connessione la domanda di tecnologie a livello globale con l’amplissima gamma prodotta delle industrie costruttrici. Parlando di EIMA International – l’evento clou della meccanica agricola, organizzato da FederUnacoma e in scena alla fiera di Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo – Rapastella ha ricordato i numeri da primato che si prospettano per questa edizione (circa 1.800 industrie espositrici attese, delegazioni ufficiali da 80 Paesi, superficie espositiva fieristica interamente impegnata per i 14 settori merceologici tradizionali e i 5 saloni tematici) soffermandosi sul posizionamento della rassegna nel contesto fieristico internazionale. “EIMA si è imposta nel settore della meccanica agricola come uno dei pochissimi eventi irrinunciabili per gli operatori – ha detto Rapastella – perché ha una forte caratterizzazione internazionale, ottimizza le attività commerciali grazie ad un sistema di servizi sempre più efficiente, e offre indici di ritorno dell’investimento molto alti per le aziende espositrici, perché convoglia in uno stesso luogo e in uno stesso momento tutti gli strumenti chiave del marketing, dalla gestione del brand fino alla relazione diretta con il personale di vendita”. Le tecniche di marketing, così come la gestione d’impresa, l’approccio ai mercati esteri, l’adeguamento alle normative e la comunicazione richiedono oggi un aggiornamento costante e una formazione continua ad ogni livello. Per questa ragione FederUnacoma ha costituito una struttura specifica, l’Accademia di Alta Formazione per l’Industria AFI (che al proprio interno comprende la Trade Fair Management School specializzata nella formazione per gli eventi fieristici) con l’obiettivo di rispondere al bisogno di nuove competenze che emerge in seno alle aziende non soltanto della meccanica agricola ma anche di settori industriali affini. “Lo squilibrio fra le professionalità presenti attualmente nelle aziende e quelle che sarebbero invece richieste – ha ricordato il Direttore di AFI Girolamo Rossi – è sempre più accentuato, e indagini sul campo come quelle realizzate da Unioncamere evidenziano come nell’anno in corso il 74% delle imprese italiane dell’industria e dei servizi preveda di dover investire per l’aggiornamento del personale interno”. L’Accademia FederUnacoma – è stato spiegato – avrà un’ampia rosa di corsi e seminari, con un sistema di riconoscimenti formali e di partnership anche con Regioni e Università che consentirà di certificare le competenze acquisite. Il progetto AFI - che andrà a regime a partire dal gennaio 2025 - parte da un’analisi delle necessità effettive delle imprese, e per questo il Think Tank ha previsto nella sessione pomeridiana tavoli di confronto per le aziende associate, con la presenza di rappresentanti della struttura FederUnacoma e di esperti di chiara fama:   Paolo Gay, dell’Università di Torino, per il tavolo sui nuovi profili tecnici;  Maurizio Forte, della Direzione centrale export dell’ICE, per il tavolo sui mercati esteri;   David Jarach, dell’SDA Università Bocconi, per il gruppo di lavoro sul marketing; e   Debora Giannini del centro Studi di Unioncamere Guglielmo Tagliacarne, per il confronto su gestione d’impresa e assetti organizzativi. Altri focus group si svolgeranno nei prossimi mesi - fa sapere la Federazione - per mettere a punto un’offerta formativa sempre più puntuale e competitiva.


Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma

11.11.2024

EIMA International: la “fabbrica dell’innovazione” batte tutti i record

La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
05.11.2024

EIMA 2024, la risposta tecnologica alle sfide globali

Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
05.11.2024

Macchine agricole: il calo dell’export frena la produzione italiana

Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
05.11.2024

Macchine agricole: mercati in calo, in attesa di una ripresa

Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10. La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali. Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo. Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%. La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta. In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.

Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura
Sistemi e Tecnologie Digitali per Macchine e Produzioni Agricole
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Associazione Costruttori Macchine Semoventi
Associazione Costruttori Trattori
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