EIMA 2024, la risposta tecnologica alle sfide globali
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
“L’esposizione internazionale dell’EIMA suscita aspettative sempre più alte, perché offre soluzioni tecnologiche alle grandi sfide dell’agricoltura e dell’ambiente”. Con queste parole il Direttore Generale di FederUnacoma Simona Rapastella ha presentato questo pomeriggio al Palazzo dei Congressi di Bologna, la 46ma edizione di EIMA, l’esposizione mondiale delle macchine e delle tecnologie per l’agricoltura, la forestazione, la zootecnia e la cura del verde. “La crescita demografica, i cambiamenti climatici, le emissioni inquinanti, il benessere animale e la difesa della biodiversità - ha spiegato Rapastella - sono tutte questioni decisive per il futuro del Pianeta e possono essere affrontate solo con tecnologie agromeccaniche di nuova generazione”.
Organizzata nei suoi 14 settori merceologici e nei 5 Saloni tematici “Componenti”, “Digital”, “Energy”, “Green” e “Idrotech”, EIMA offre una scelta sconfinata di mezzi per aumentare la produttività dell’agricoltura riducendo drasticamente il suo impatto sull’ambiente. Sono circa 60 mila i modelli di macchine, attrezzature e componenti – prodotti dalle 1750 industrie espositrici, delle quali quasi 700 estere da 50 Paesi – esposti nel quartiere fieristico bolognese, che vede impegnati per intero tutti i suoi padiglioni ed anche gli spazi esterni per le attività dimostrative.
Nel ricordare il ricco programma di incontri e conferenze (oltre 150) che anima questa edizione, il Direttore di FederUnacoma ha sottolineato il contenuto tecnico della rassegna, che registra il record storico di Novità Tecniche premiate, le numerosissime anteprime e novità di prodotto presentate dalle case costruttrici e il presidio di EIMA Campus dove sono rappresentate undici Università, insieme a centri di ricerca e strutture di formazione.
Ma ha sottolineato anche il ruolo politico che la rassegna ha assunto in questi anni. Nei cinque giorni di svolgimento è infatti annunciata la presenza di rappresentanti del governo e delle istituzioni, oltre che delegazioni di parlamentari europei e nazionali, e di diplomatici di Paesi esteri, con l’obiettivo di conoscere le soluzioni tecnologiche più adatte alle diverse regioni del mondo, e per sviluppare il dibattito sui modelli di agricoltura, sulle variabili economiche e geopolitiche che condizionano i commerci, sulle strategie di cooperazione.
Grande spazio viene dato, in questa edizione dell’EIMA, alle tecnologie digitali e robotiche - è stato ricordato - alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale e ai Big Data che permettono oggi di connettere l’attività delle aziende agricole ai sistemi di previsione meteorologica, di mappatura e di controllo dei territori, di monitoraggio dei prodotti anche ai fini sanitari, di gestione delle filiere agroindustriali, di distribuzione sui mercati, oltre che di controllo dei parametri operativi delle macchine ai fini dell’assistenza tecnica e della sicurezza sul lavoro.
“La moderna meccanizzazione consente dunque alle aziende di restare competitive e di marciare al passo con le esigenze ecologiche del Pianeta - ha detto Rapastella - e permette di inserire l’agricoltura all’interno di un macro-sistema che coinvolge tutti, dai consumatori alle istituzioni, fino al mondo della scuola e della formazione”. “Ecco perché questa esposizione – ha concluso Rapastella – non è più un evento ‘settoriale’ ma una ‘Fabbrica dell’innovazione’, aperta alle filiere agroindustriali e ai settori economici collegati, e proiettata verso il futuro.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
Il consuntivo di fine anno evidenzia una significativa contrazione delle vendite per tutte le principali tipologie di macchine. La contrazione dovuta all’incremento dei costi di produzione combinato con la difficoltà di accesso al credito da parte degli acquirenti. Trend negativo anche in Europa e Nord America.
La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.