EIMA Agrimach: innovazione e sostenibilità i temi in evidenza

29.02.2024
L’economia agricola dell’India ha conosciuto negli ultimi 50 anni una crescita sostenuta. Il Paese ha raggiunto l’autosufficienza alimentare ma il settore primario registra ancora oggi situazioni di squilibrio reddituale ed ambientale. Gli investimenti in macchinari innovativi contribuiscono a ridurle, migliorando la produttività e razionalizzando l’impiego dei fattori produttivi.

Il settore primario svolge un ruolo strategico per la stabilità del sistema economico indiano. Dati della Banca Mondiale indicano infatti che l’agricoltura produce il 17% del PIL nazionale e fornisce un sostentamento diretto al 60% degli oltre 1,4 miliardi di abitanti. L’adozione di moderne pratiche colturali, l’uso di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari, oltreché di macchinari innovativi, hanno favorito la crescita del comparto, permettendo al Paese di raggiungere l’autosufficienza alimentare e diventare una delle “centrali agricole del mondo”. Oggi l’India è primo produttore mondiale di latte, di legumi e di spezie; il secondo di riso, grano, cotone e di canna da zucchero. Di questo si è parlato nel corso del convegno su “L’innovazione nel settore agromeccanico come chiave per un futuro sostenibile”, che si è tenuto nella giornata inaugurale di EIMA Agrimach, la rassegna internazionale delle tecnologie per l’agricoltura in svolgimento a Bangalore (Karnataka, India) fino al 3 marzo prossimo. L’incontro, che è stato moderato da Guna Nand Shukla, direttore della divisione Agricoltura e Risorse Naturali presso PwC India, e che ha visto la partecipazione di Ashok Anantharaman, Amministratore Delegato di ACE; Vincenzo Perrone, presidente Kholer Engines; Dinesh Chauhan, AD di AIP ICRISAT; di Carlo Linetti, presidente di AgriDigital; di Ajith D. Perera, presidente della Camera di Commercio e Industria dell’APTA; Chirag Reddy, ricercatore Fasal; Rajat Vasrdhan, cofondatore e AD di AgroNXT, ha affrontato la questione dello sviluppo sostenibile dell’agricoltura indiana. Come sottolineato da numerosi osservatori, il processo di crescita registrato dal settore primario del subcontinente non è stato privo di squilibri. Ancora oggi una parte consistente della popolazione - il 22% - ha difficoltà ad accedere alle risorse alimentari mentre la crescita dei redditi agricoli è stata insufficiente a colmare il gap con gli altri comparti produttivi. L’economia agricola dell’India deve inoltre fronteggiare problematiche ambientali connesse non soltanto allo sfruttamento di terreni e risorse idriche, ma anche agli eventi estremi, quali cicloni e ondate di calore, che sempre più spesso colpiscono il territorio. In questo contesto – hanno spiegato i relatori – l’impiego di macchinari innovativi ha un ruolo fondamentale per garantire la salubrità delle produzioni, razionalizzare l’impiego degli input, ridurre il consumo delle risorse naturali e preservare l’integrità dei terreni. Le moderne tecnologie applicate all’agricoltura, in particolare quelle digitali – è stato sottolineato nel corso del convegno – forniscono già oggi tutti gli strumenti necessari per una transizione dell’economia agricola indiana verso sistemi di coltivazione più produttivi, ecocompatibili e remunerativi.
Un aspetto fondamentale di questo processo è l’evoluzione motoristica, come evidenziato dal presidente di Kohler Engines Vincenzo Perrone nel proprio intervento. L’azienda Kohler – ha detto Perrone – si appresta a lanciare sul mercato indiano, dal gennaio 2026, un propulsore Stage V. L’azienda sta anche sviluppando motori a gasolio rinnovabile e ad idrogeno, che offriranno performance sempre migliori combinando potenza e sostenibilità.


Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma

11.11.2024

EIMA International: la “fabbrica dell’innovazione” batte tutti i record

La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
05.11.2024

EIMA 2024, la risposta tecnologica alle sfide globali

Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
05.11.2024

Macchine agricole: il calo dell’export frena la produzione italiana

Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
05.11.2024

Macchine agricole: mercati in calo, in attesa di una ripresa

Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10. La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali. Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo. Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%. La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta. In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.

Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura
Sistemi e Tecnologie Digitali per Macchine e Produzioni Agricole
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Associazione Costruttori Macchine Semoventi
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