EIMA 2024: dal 6 al 10 novembre la grande kermesse a Bologna
Presentata questa mattina a Bari, nell’ambito di Enoliexpo, la 46ma edizione della rassegna internazionale della meccanica agricola organizzata alla Fiera di Bologna da FederUnacoma. L’edizione 2024 si annuncia con numeri da record, e con una nuova sezione dedicata alle prove dimostrative di droni, robot agricoli e sistemi digitali avanzati. Attesi operatori economici da ogni parte del mondo, e grande attenzione nei comparti agricoli italiani per il nuovo sistema di incentivi che si andrà a definire nei prossimi mesi, e che potrebbe rilanciare il mercato in Regioni ad alta domanda di meccanizzazione come la Puglia.
La macchina organizzativa di EIMA 2024 marcia a pieno ritmo e prepara un’edizione memorabile. L’esposizione internazionale delle macchine e attrezzature per l’agricoltura, la forestazione, la zootecnia, le bioenergie e la cura del verde – che si tiene alla fiera di Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo – conta già oggi circa 1.500 industrie espositrici prenotate, e continua a registrare richieste di partecipazione da tutto il mondo. Con otto mesi di anticipo sull’apertura dell’esposizione, EIMA International ha già assegnato la quasi totalità dell’area espositiva disponibile nel quartiere di BolognaFiere, impegnando i padiglioni coperti e gli ampi spazi all’aperto per le dimostrazioni pratiche dei mezzi meccanici. L’amplissima merceologia e la presenza di tutti i maggiori brand dell’agromeccanica fanno prevedere un successo anche di pubblico, dopo l’affluenza dell’edizione 2022 che ha segnato il massimo storico per la manifestazione con 330 mila presenze e con delegazioni ufficiali da 80 Paesi. Questi i dati diffusi da Simona Rapastella - Direttore Generale di FederUnacoma, la federazione di Confindustria che rappresenta i costruttori di macchine agricole e che è organizzatrice diretta della kermesse bolognese - nella conferenza stampa di presentazione, tenutasi oggi presso la Fiera del Levante a Bari, nell’ambito dell’esposizione Enoliexpo. “L’EIMA si è imposta negli anni come uno degli eventi ‘top’ non soltanto del settore agromeccanico ma del panorama fieristico in senso assoluto - ha detto Rapastella - grazie ai contenuti tecnici e alle valenze anche economico-politiche che la rendono un evento di riferimento per gli operatori economici, gli agricoltori, i contoterzisti, i tecnici agromeccanici, le organizzazioni professionali e di categoria, oltre che per i ricercatori, gli studenti, le amministrazioni pubbliche, le municipalità e la schiera degli hobby farmers, degli appassionati del giardinaggio e delle attività in ambiente rurale”. Per agevolare i differenti segmenti di pubblico, la rassegna - che mette in mostra oltre 50 mila modelli di macchine e attrezzature - è suddivisa in 14 macro-settori merceologici (dalle trattrici, alle macchine per la lavorazione del terreno, dalle raccoglitrici ai mezzi per i trattamenti e ai sistemi per la gestione meccanizzata degli allevamenti) e in 5 saloni specializzati, dedicati rispettivamente alla componentistica (Componenti), alle bioenergie (Energy), al giardinaggio (Green), all’irrigazione (Idrotech) e all’elettronica avanzata (Digital). “L’innovazione costituisce il punto di forza di EIMA International - ha sottolineato Rapastella - che presenta anche nell’edizione 2024 il prestigioso concorso-mostra delle Novità Tecniche; mentre un carattere divulgativo avranno le dimostrazioni per le filiere bioenergetiche, lo show dei trattori finalisti del Tractor of the Year, le prove del Garden E-motion, dedicate alle macchine per il giardinaggio e la cura del verde, nonché le dimostrazioni di droni e robot agricoli previste dell’area REAL (Robotics and Electronics for Agriculture Live) che costituisce una delle novità di questa edizione”. Oltre 150 i convegni, workshop e conferenze, che animeranno questa edizione e che puntano a descrivere i trend della moderna agricoltura e ad analizzare i fattori che possono influenzare in positivo o in negativo il mercato di settore. EIMA International si svolge in un anno nel quale ancora persistono i problemi legati all’aumento dei costi di produzione e quindi dei listini, e i problemi di commercio, logistica e trasporti conseguenti alle guerre in Ucraina e in Medioriente – è stato ricordato nel corso della conferenza – ma al di là di questa particolare congiuntura la domanda di macchine agricole a livello globale resta alta, ed è destinata a crescere considerevolmente negli anni prossimi. Anche in Italia emerge la necessità di rinnovo del parco agromeccanico, per il quale occorrono tuttavia consistenti incentivi pubblici. “Utilizzati gli incentivi relativi al credito d’imposta per il 4.0, e gli altri sistemi di sostegno quali il Decreto Inail per le macchine con alti requisiti di sicurezza e la legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali, oltre che gli incentivi pluriennali del PSR - ha ricordato il direttore generale di FederUnacoma - le imprese agricole sono in attesa che vadano finalmente a regime gli incentivi previsti dal PNRR e dal Fondo per l’Innovazione varato dal Governo”. Anche gli operatori pugliesi, da sempre numerosi all’EIMA, guardano al quadro economico e al sistema di incentivi per riattivare un mercato che – in linea con quello nazionale – risulta in calo. Nel 2020, l’anno della crisi pandemica, il mercato pugliese delle trattrici ha segnato 1.614 unità vendute, e nel biennio 2021 e 2022 ha segnato un’impennata con rispettivamente 2.135 e 1.813 unità; ma nel 2023 il numero di mezzi venduti nella Regione è stato pari a 1.493, con un calo del 17,7% rispetto all’anno precedente, un dato peggiore rispetto alla media nazionale, attestata su una flessione del 12,9% (in ragione di 17.600 macchine).
“É prevedibile che per l’autunno prossimo il nuovo regime di aiuti sarà pienamente operativo – ha concluso Rapastella – e questo dovrebbe conferire ulteriore interesse ad una rassegna come l’EIMA, che si rivolge all’intera platea dei possibili acquirenti, dalle grandi imprese agricole fino alle più piccole realtà produttive.
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10.
La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali.
Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo.
Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%.
La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta.
In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.