Assemblea FederUnacoma: i nuovi eletti al Consiglio Generale e ai Consigli delle singole associazioni di settore
L’assemblea annuale di FederUnacoma, svoltasi ieri pomeriggio a Palazzo Albergati in Zola Predosa (Bologna), ha registrato una folta partecipazione di aziende associate - presenti nella parte privata dell’assemblea e nel convegno pubblico subito successivo - chiamate anche ad eleggere nuovi rappresentanti per gli organi direttivi.
Le aziende hanno votato per i Consiglieri delle sette Associazioni che compongono la Federazione, e per i Consiglieri trasversali (vale a dire non espressi dalle singole Associazioni settoriali ma dall’intera base associativa di FederUnacoma) che faranno parte del Consiglio Generale. I nuovi eletti – che si aggiungono ai Presidenti delle singole associazioni e al Presidente della Federazione già eletti lo scorso anno – completano il sistema di rappresentanza previsto dallo statuto, e dureranno in carica sino al 2026.
Di seguito l’elenco dei rappresentanti eletti ieri pomeriggio:
Consiglio Generale (rappresentanti trasversali):
Eleonora Benassi – Kverneland Group Italia
Andrea Caron – Caron Officine Brevetti Srl
Giulia Castoldi – BCS Spa
Carlo Lambro – CNH Industrial Italia Spa
Andrea Ruffin – Maschio Gaspardo Spa
Marco Toselli – Toselli Srl
Giorgio Zonta – Rima Spa
Consigli delle singole Associazioni
Agridigital:
Stefano Alghisi – Digidevice Srl
Alberto Bertaglia – Kiwitron Srl
Giuliano Pavarini – Arag Srl
Assoidrotech:
Francesco Casella – Casella Macchine Agricole Srl
Giulia Giuffré – Irritec SpA
Elena Rovatti – Rovatti & Figli Pompe SpA
Assomao:
Federica Ambrosi – Ferri Srl
Amedeo Caffini – Caffini Spa
Silvio Mayer – Sovema Srl
Alessio Riulini – Demetra Spa
Andrea Ruffin – Maschio Gaspardo Spa
Giovanni Signorelli – Sitrex Spa
Marco Toselli – Toselli Srl
Claudio Zarri – Checchi & Magli Srl
Assomase:
Marco Caron – Caron Officine Brevetti Srl
Marco Marini – C.M.A, Carpenterie Metalliche Anaunia Srl
Giampaolo Paccagnella – Energreen Spa
Assotrattori:
Marcello Conatrali – BCS Spa
Andrea Caron – Caron Officine Brevetti Srl
Simone Cavinato – Antonio Carraro SpA
Stefano Pagliarani – CNH Industrial Italia Spa
Comacomp:
Alessandro Benzi – Benzi & Di Terlizzi Srl
Giorgio Bombarda – Bondioli & Pavesi Spa
Francesco Fancelli – CBM Spa
Elisabetta Goldoni – Cermag Spa
Federica Reverberi – Annovi Reverberi Spa
Adriano Verzellesi – Verzellesi Srl
Comagarden:
Giorgio Gamberini – Gamberini Srl
Alberto Pezzolato – Pezzolato SpA
Luca Vandelli – Emak Spa
Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma
La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10.
La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali.
Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo.
Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%.
La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta.
In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.