Agrimach: tecnologie italiane per il mercato indiano
Importanti marchi italiani espongono alla rassegna della meccanica agricola in svolgimento a Bangalore. Dalle trattrici ai carri unifeed, dai sistemi per l'irrorazione e il pompaggio fino all'elettronica applicata, l’ampia gamma di tecnologie per soddisfare la domanda crescente nel subcontinente.
Con oltre 900 mila unità immatricolate ogni anno, l’India è il più grande mercato al mondo per le trattrici agricole. Ma questa tipologia di mezzi non è certo l’unica a caratterizzare il mercato del Subcontinente, che richiede mezzi meccanici specifici per ogni lavorazione, dalla preparazione del terreno alla concimazione, dai trattamenti antiparassitari fino alla raccolta e al trasporto dei prodotti. Molto richieste sono le tecnologie per gli allevamenti, mentre un peso crescente assume la componentistica, necessaria per i ricambi meccanici e soprattutto per la fornitura alle case costruttrici. L’India rappresenta dunque un mercato dal grande potenziale per le imprese italiane della meccanica agricola, che offrono una gamma completa di mezzi e tecnologie utili proprio per la meccanizzazione dell’agricoltura indiana. Questo ha ricordato il Direttore dell’Ice di Mumbai Andrea Quattrocchi, nel corso della conferenza ICE-FederUnacoma svoltasi nel pomeriggio di ieri a Bangalore nell'ambito della fiera della meccanica agricola EIMA Agrimach. In particolare, il Direttore dell'ICE di Mumbay ha sottolineato come l’Agenzia italiana per il commercio estero abbia sempre considerato l’agromeccanica un settore strategico del made in Italy, e lo abbia promosso anche in India con iniziative specifiche rivolte soprattutto gli operatori economici del Paese. Questo emerge dalla stessa rassegna di EIMA Agrimach, che annovera fra le 130 industrie espositrici complessive, 15 italiane, attive in differenti segmenti merceologici. Insieme a Bcs, il brand italiano specializzato nelle trattrici per vigneto e frutteto e nelle motofalciatrici e motozappatrici, espongono alla fiera di Bangalore la Faresin Industries, specializzata nei sollevatori telescopici e nei carri miscelatori per l’alimentazione zootecnica, la Kohler, di primaria importanza nella fabbricazione di motori per mezzi agricoli, e l’ADR specializzata nella fabbricazione di assali. Sempre nel campo della componentistica, sono presenti ad Agrimach India prestigiosi marchi, come AMA, con un’ampia gamma di prodotti che vanno dai sistemi di guida ai dispositivi elettronici, dai componenti idraulici alle parti di usura per macchine agricole, mentre specializzata nelle centraline elettroniche per le diverse applicazioni è l’azienda Digidevice. Molto qualificata la presenza italiana anche per quanto riguarda i sistemi e macchine per la protezione delle colture e la relativa componentistica, con marchi quali Annovi Reverberi, Arag, Braglia, Casotti, Comet, Dragone, Idromeccanica Bertolini, Imovilli Pompe e Udor.
La partecipazione di questi marchi, leader nel settore dei trattamenti, appare più che mai strategica nel contesto agricolo del Karnataka, caratterizzato da produzioni ortofrutticole che richiedono per loro natura interventi di protezione.
La presenza italiana in India viene garantita da una rete di importatori e da un sistema di assistenza tecnica, ma si struttura anche con insediamenti produttivi in loco. Da vari anni case costruttrici italiane investono nel grande Paese asiatico per realizzare stabilimenti e rifornire direttamente le reti di vendita locali, mentre joint venture e partnership fra costruttori italiani e indiani permettono di condividere il know how tecnico e di adattare sempre meglio l’offerta italiana alle esigenze dell’agricoltura indiana.
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La rassegna della meccanica agricola presenta anche quest’anno un calendario di incontri su temi salienti. Tecnologie innovative per le grandi sfide dell’agricoltura, sviluppo dei mercati e della cooperazione, applicazioni della robotica e dell'intelligenza artificiale i temi in primo piano.
I dati sulle immatricolazioni relativi ai primi nove mesi dell’anno indicano flessioni per tutte le tipologie di mezzi. L’aumento dei prezzi di listino, il calo dei redditi agricoli e l’attesa dei nuovi incentivi le cause dell’attuale fase negativa.
Il Concorso un’occasione per ragionare su come sostenere la ricerca. L’innovazione come sfida ‘di sistema’ che coinvolge industrie, enti pubblici, organizzazioni professionali, strutture per l’istruzione e la formazione. Il settore della meccanica agricola uno di quelli più attivi nello sviluppo di nuove tecnologie. Nelle ultime cinque edizioni del concorso ricevute 680 domande, delle quali 132 premiate con il riconoscimento di Novità Tecnica’, e altre 260 come ‘Segnalazione Tecnica’.
Si è svolta questo pomeriggio la premiazione del concorso delle Novità Tecniche per i modelli inediti di elevato contenuto tecnologico. Assegnati complessivamente 68 riconoscimenti: 20 come “Novità Tecnica” propriamente detta, 48 come “Segnalazione”. L’evento è una preview della 46ma edizione di EIMA International, in calendario a Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo. L’innovazione al centro della kermesse bolognese.