Agrimach: tecnologie italiane per il mercato indiano

02.03.2024
Importanti marchi italiani espongono alla rassegna della meccanica agricola in svolgimento a Bangalore. Dalle trattrici ai carri unifeed, dai sistemi per l'irrorazione e il pompaggio fino all'elettronica applicata, l’ampia gamma di tecnologie per soddisfare la domanda crescente nel subcontinente.

Con oltre 900 mila unità immatricolate ogni anno, l’India è il più grande mercato al mondo per le trattrici agricole. Ma questa tipologia di mezzi non è certo l’unica a caratterizzare il mercato del Subcontinente, che richiede mezzi meccanici specifici per ogni lavorazione, dalla preparazione del terreno alla concimazione, dai trattamenti antiparassitari fino alla raccolta e al trasporto dei prodotti. Molto richieste sono le tecnologie per gli allevamenti, mentre un peso crescente assume la componentistica, necessaria per i ricambi meccanici e soprattutto per la fornitura alle case costruttrici. L’India rappresenta dunque un mercato dal grande potenziale per le imprese italiane della meccanica agricola, che offrono una gamma completa di mezzi e tecnologie utili proprio per la meccanizzazione dell’agricoltura indiana. Questo ha ricordato il Direttore dell’Ice di Mumbai Andrea Quattrocchi, nel corso della conferenza ICE-FederUnacoma svoltasi nel pomeriggio di ieri a Bangalore nell'ambito della fiera della meccanica agricola EIMA Agrimach. In particolare, il Direttore dell'ICE di Mumbay ha sottolineato come l’Agenzia italiana per il commercio estero abbia sempre considerato l’agromeccanica un settore strategico del made in Italy, e lo abbia promosso anche in India con iniziative specifiche rivolte soprattutto gli operatori economici del Paese. Questo emerge dalla stessa rassegna di EIMA Agrimach, che annovera fra le 130 industrie espositrici complessive, 15 italiane, attive in differenti segmenti merceologici. Insieme a Bcs, il brand italiano specializzato nelle trattrici per vigneto e frutteto e nelle motofalciatrici e motozappatrici, espongono alla fiera di Bangalore la Faresin Industries, specializzata nei sollevatori telescopici e nei carri miscelatori per l’alimentazione zootecnica, la Kohler, di primaria importanza nella fabbricazione di motori per mezzi agricoli, e l’ADR specializzata nella fabbricazione di assali. Sempre nel campo della componentistica, sono presenti ad Agrimach India prestigiosi marchi, come AMA, con un’ampia gamma di prodotti che vanno dai sistemi di guida ai dispositivi elettronici, dai componenti idraulici alle parti di usura per macchine agricole, mentre specializzata nelle centraline elettroniche per le diverse applicazioni è l’azienda Digidevice. Molto qualificata la presenza italiana anche per quanto riguarda i sistemi e macchine per la protezione delle colture e la relativa componentistica, con marchi quali Annovi Reverberi, Arag, Braglia, Casotti, Comet, Dragone, Idromeccanica Bertolini, Imovilli Pompe e Udor.
La partecipazione di questi marchi, leader nel settore dei trattamenti, appare più che mai strategica nel contesto agricolo del Karnataka, caratterizzato da produzioni ortofrutticole che richiedono per loro natura interventi di protezione.
La presenza italiana in India viene garantita da una rete di importatori e da un sistema di assistenza tecnica, ma si struttura anche con insediamenti produttivi in loco. Da vari anni case costruttrici italiane investono nel grande Paese asiatico per realizzare stabilimenti e rifornire direttamente le reti di vendita locali, mentre joint venture e partnership fra costruttori italiani e indiani permettono di condividere il know how tecnico e di adattare sempre meglio l’offerta italiana alle esigenze dell’agricoltura indiana.
 


Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma

11.11.2024

EIMA International: la “fabbrica dell’innovazione” batte tutti i record

La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
05.11.2024

EIMA 2024, la risposta tecnologica alle sfide globali

Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
05.11.2024

Macchine agricole: il calo dell’export frena la produzione italiana

Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
05.11.2024

Macchine agricole: mercati in calo, in attesa di una ripresa

Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10. La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali. Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo. Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%. La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta. In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.

Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura
Sistemi e Tecnologie Digitali per Macchine e Produzioni Agricole
Associazione Produttori Sistemi per l'Irrigazione
Associazione Costruttori Implements
Associazione Costruttori Macchine Semoventi
Associazione Costruttori Trattori
Associazione Costruttori Componentisti
Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio