Agricoltura, sinergie tra imprese e università per favorire la transizione digitale

25.09.2024
In occasione della quinta giornata di “Expo – Divinazione” un convegno sul tema “Transizione digitale in agricoltura: una sfida ‘di sistema’” ha affrontato la questione relativa alla digitalizzazione del settore primario e all’applicazione delle tecnologie ad elevata automazione. Segnalato dai relatori il deficit formativo che ostacola l’impiego dei sistemi high tech da parte degli operatori agricoli. Essenziale puntare sulle sinergie tra aziende e mondo formativo per superare il gap e sfruttare appieno il potenziale delle macchine di nuova generazione.

Le tecnologie elettroniche, i sistemi informatici più avanzati, la robotica, così come l’Internet of Things e l’intelligenza artificiale sono ormai un fattore chiave di sviluppo anche nel settore agricolo, che oggi è chiamato a raccogliere le sfide della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale, della gestione ottimale delle risorse. Nei prossimi vent’anni la popolazione mondiale crescerà sino a superare i 10 miliardi di persone e questo determinerà un incremento consistente della domanda alimentare, in termini non soltanto quantitativi ma di varietà e qualità delle produzioni. L’impiego di tecnologie “next gen”per le lavorazioni agricole è dunque un fattore strategico per lo sviluppo dell’intero comparto, ma richiede figure professionali in grado di sfruttare le potenzialità delle più avanzate applicazioni digitali e dei sistemi robotizzati. 
Questo il messaggio lanciato nel corso del snul tema “Transizione digitale in agricoltura: una sfida ‘di sistema’”, tenutosi questo pomeriggio sull’isola siracusana di Ortigia nel contesto della quinta giornata di Expo-Divinazione, la manifestazione promossa dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in occasione del G7 agricoltura. Organizzato da FederUnacoma, l’associazione che in seno a Confindustria rappresenta i costruttori di macchine agricole, il convegno sulla transizione digitale nel settore primario ha visto la partecipazione di Giancarlo Bellina Vice Presidente Confindustria Siracusa, Alessandro Monteleone Coordinatore Rete Rurale Nazionale, Danilo Monarca, Ordinario Meccanica Agraria Università della Tuscia, Mariateresa Maschio, Presidente FederUnacoma, Paolo Menesatti, Direttore Dipartimento Ingegneria e trasformazioni agroalimentari del CREA. «L’agricoltura si trova ad affrontare sfide epocali che richiedono una gestione altamente scientifica dei fattori produttivi. Il settore della meccanica agricola – ha affermato la presidente di FederUnacoma nel corso del convegno – è il perno di questo processo, perché le macchine non sono solo “il braccio operativo” del lavoro agricolo, ma sono “la sua “mente” per la capacità di raccogliere ed elaborare una enorme mole di informazioni e di ottimizzare un’attività che risente di variabili di ogni genere, da quelle meteo-climatiche a quelle pedologiche, orografiche e fitosanitarie».
Le tecnologie di nuova generazione permettono dunque di incrementare quantità e qualità delle produzioni agricole, ottimizzando e riducendo il consumo delle risorse naturali. «Investire nella digitalizzazione – ha spiegato Giancarlo Bellina – è essenziale per garantire un futuro agricolo sostenibile». Difatti, come ha ricordato a margine del convegno il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale, «Le trasformazioni che caratterizzano oggi il nostro mondo, sia agricolo che industriale, riguardano anche un nuovo approccio alla digitalizzazione, che oramai investe tutti i comparti dell’economia e della vita delle persone. È una sfida entusiasmante che vede presente e futuro avvicinarsi ad alta velocità fino a sovrapporsi».
La transizione digitale del resto è un obiettivo strategico dell’agenda politica del nostro Paese e dell’Europa. La PAC 2023-2027 prevede tra le sue linee d’intervento prioritarie proprio la modernizzazione dell’agricoltura e delle zone rurali attraverso l'innovazione e la digitalizzazione, incoraggiando gli agricoltori ad applicarle attraverso un migliore accesso alla ricerca, all'innovazione, allo scambio di conoscenze e alla formazione. Tuttavia – come è stato sottolineato dal coordinatore della Rete Rurale Nazionale – il sistema produttivo italiano incontra diversi ostacoli. «C’è, in primo luogo, la nota criticità relativa al sottodimensionamento delle aziende agricole – ha spiegato Alessandro Monteleone – che hanno difficoltà ad investire in macchinari e tecnologie di nuova generazione. Ma ci sono anche le questioni legate alla presenza di efficienti reti infrastrutturali e alla possibilità di accedere alla ricerca e al trasferimento tecnologico».
In questo scenario la problematica più penalizzante è rappresentata dalla carenza di competenze e di figure professionali in grado di programmare e gestire i sistemi digitali avanzati. Mai come in questo momento il deficit di istruzione e formazione emerge con chiarezza. «Nessun agricoltore, nessun contoterzista o tecnico dell’agromeccanica può infatti gestire i nuovi mezzi e i sofisticati sistemi informatici che li governano senza una preparazione specifica. Esiste oggi una nuova generazione di macchine – ha aggiunto Danilo Monarca – ma non esiste una nuova generazione di utilizzatori e di tecnici in grado di farle funzionare».
Un importante ausilio per la formazione di operatori agricoli “high tech” è quello fornito dalla tecnologia denominata Simagri, un simulatore per l’agricoltura di precisione realizzato dal CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). «Simagri è ispirato ai simulatori automobilistici ed è integrato in modo innovativo con le funzioni tipiche della meccanizzazione agricola. Il suo layout – ha detto Paolo Menesatti – è generico, cioè non richiama uno specifico modello di trattore, e coniuga la massima semplificazione costruttiva con la facilità di utilizzo e di regolazione oltre che con la verosimiglianza con la cabina di un trattore moderno».
Per superare il deficit formativo – è stato evidenziato in chiusura di lavori – è essenziale agire rapidamente, promuovendo una forte sinergia tra il mondo dell’industria e il sistema dell’istruzione. «La nostra Federazione è parte attiva in questo, e lavora con le istituzioni per favorire un aggiornamento dei piani didattici e dei percorsi formativi, ai vari livelli. Recentemente abbiamo costituito una Scuola di alta formazione, l’AFI Accademia che – ha concluso Mariateresa Maschio – inizierà la propria attività il prossimo anno con un’offerta di corsi e seminari in buona parte dedicati proprio ai sistemi digitali in agricoltura».

 


Gli ultimi Comunicati stampa di FederUnacoma

11.11.2024

EIMA International: la “fabbrica dell’innovazione” batte tutti i record

La congiuntura economica frena il mercato delle macchine agricole a livello globale, ma la rassegna dell’EIMA, che si è conclusa ieri sera a Bologna, non conosce battute d’arresto e registra il suo massimo storico. Oltre 346 mila presenze, di cui 63 mila estere da 150 Paesi, per conoscere le tecnologie più innovative per ogni tipo di agricoltura. La domanda di meccanizzazione resta potenzialmente molto alta – spiegano gli organizzatori di FederUnacoma – e il mondo agricolo ha bisogno da subito di conoscere le innovazioni e di pianificare i propri investimenti.
05.11.2024

EIMA 2024, la risposta tecnologica alle sfide globali

Prende il via a Bologna la 46ma edizione dell’esposizione mondiale delle macchine per l’agricoltura 1.750 le industrie partecipanti, delle quali quasi 700 estere, a copertura di ogni segmento di mercato. Modelli di macchine all’avanguardia e sistemi digitali avanzati per un’agricoltura sempre più scientifica, e connessa con il sistema dei servizi e con gli altri settori produttivi.
05.11.2024

Macchine agricole: il calo dell’export frena la produzione italiana

Il valore complessivo della produzione nazionale di tecnologie per l’agricoltura e per il giardinaggio si avvia a chiudere l’anno con un calo del 19,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, fermandosi a 13,2 miliardi di euro. La flessione dovuta alla contrazione della domanda interna, ma soprattutto al rallentamento dei mercati esteri, i quali contribuiscono in misura significativa al fatturato delle aziende agromeccaniche italiane. FederUnacoma: per la ripresa, necessario attendere la seconda metà del 2025.
05.11.2024

Macchine agricole: mercati in calo, in attesa di una ripresa

Il settore delle macchine agricole è destinato a crescere in modo consistente nei prossimi anni, ma cambierà la geografia dei mercati. Le grandi piazze dell’Europa e del Nordamerica manterranno un alto livello di investimenti per garantire standard qualitativi elevati, e i due colossi asiatici India e Cina tenderanno a stabilizzare la meccanizzazione sui grossi quantitativi raggiunti in questi anni, ma i mercati emergenti saranno quelli del Sud Est Asiatico e dell’Africa. Questo lo scenario descritto questo pomeriggio a Bologna nella conferenza di presentazione di EIMA International, la rassegna mondiale della meccanica agricola, in scena al quartiere fieristico cittadino da domani 6 novembre fino a domenica 10. La domanda di macchinario agricolo è destinata a crescere in modo molto consistente - è stato spiegato nel corso della conferenza dalla Presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio - in quelle regioni del mondo nelle quali si registra un forte sviluppo dell’agricoltura a causa della crescita demografica, e quindi sono necessarie dotazioni tecnologiche molto maggiori di quelle attuali. Un Paese chiave - è stato illustrato in conferenza - è l’Indonesia, che già oggi conta quasi 300 milioni di abitanti segnalandosi come uno dei più popolosi al mondo e destinato ad incrementare ulteriormente il proprio peso demografico nei prossimi anni. In Indonesia le importazioni di macchine agricole sono in crescita costante da 15 anni a questa parte, e sono passate da un valore di 140 milioni di euro nel 2009 ad un valore di quasi 700 milioni nel 2023 (crescita media dell’8,6% annuo), con la previsione di ulteriore incremento nei quattro anni prossimi 2024-2027 del 6,7% annuo. Ma in crescita risultano anche le importazioni di macchine agricole negli altri popolosi Paesi del Sud-est asiatico: il Vietnam (100 milioni di abitanti) prevede incrementi nelle importazioni del 6,2% annuo nei prossimi quattro anni; le Filippine (110 milioni di abitanti) dovrebbero incrementare l’import del 7,8% nei prossimi quattro anni; mentre la Thailandia (71 milioni di abitanti), dopo una crescita molto lenta negli ultimi quindici anni pari ad appena l’1% medio annuo, si prevede passerà nel periodo 2024-2027 ad un incremento annuo del 6,8%. La variabile demografica è ancora più influente nel continente africano, se è vero che l’Africa Sub-sahariana nel 2050 coprirà da sola il 50% della crescita demografica mondiale. Nel continente africano spicca la Nigeria, che già oggi conta 230 milioni di abitanti e che nel 2050 ne conterà oltre 400 milioni (imponendosi come il terzo Paese più popoloso al mondo), seguita da Etiopia e Repubblica Democratica del Congo, entrambe nettamente oltre i 100 milioni di abitanti e destinate ad una crescita vistosa nei prossimi vent’anni entrando nel novero dei 10 Paesi più popolosi del Pianeta. In Nigeria appena il 46% delle terre coltivabili è oggi utilizzato - è stato detto nel corso della conferenza - e nella Repubblica Democratica del Congo un esiguo 10% dei terreni arabili è oggi impiegato per l’agricoltura, così che la messa in produzione di nuovi territori rappresenta una priorità per questi come per altri Paesi del continente, con un incremento della domanda di tecnologie nell’immediato futuro (da qui al 2027 l’importazione di macchinario agricolo crescerà del 7% annuo in Etiopia e del 12% in Congo), ma più ancora nell’arco dei prossimi vent’anni.

Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l'Agricoltura
Sistemi e Tecnologie Digitali per Macchine e Produzioni Agricole
Associazione Produttori Sistemi per l'Irrigazione
Associazione Costruttori Implements
Associazione Costruttori Macchine Semoventi
Associazione Costruttori Trattori
Associazione Costruttori Componentisti
Associazione Costruttori Macchine per il Giardinaggio