Finanziamenti Simest per internazionalizzazione imprese
Simest ha messo a punto una serie di finanziamenti agevolati, nell'ambito del Fondo 394/81, a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese italiane dopo l’emergenza sanitaria.
I finanziamenti si riferiscono alle seguenti attività:
Programmi per inserimento sui mercati esteri (importo max finanziabile pari a 4 mln di euro per l'apertura all'estero di strutture commerciali permanenti quali: filiali, show room, centri assistenza post vendita, ecc. e relative attività promozionali);
Studi di fattibilità (importo max finanziabile pari a 200 mila euro per investimenti commerciali e 350 mila euro per quelli produttivi);
Patrimonializzazione delle imprese esportatrici (importo max finanziabile pari a 800 mila euro);
Partecipazione a Fiere Internazionali, Mostre e Missioni di Sistema (importo max finanziabile pari 150 mila euro);
Commercio elettronico in paesi esteri (importo max finanziabile pari a 450 mila euro per una propria piattaforma on-line e 300 mila euro per adesione ad un market-place terzo);
Temporary Export Manager (l'inserimento temporaneo di figure professionali specializzate per la realizzazione di progetti all'estero con importo max finanziabile pari a 150 mila euro);
Programmi di Assistenza Tecnica (importo max finanziabile pari a 300 mila euro per la formazione del personale in loco nell'ambito di iniziative di investimento in Paesi esteri e importo max finanziabile pari a 100 mila euro per l'assistenza post vendita collegata a un contratto di fornitura).
Le imprese sono esentate, grazie al Decreto Rilancio, a presentare le garanzie fino al 30 giugno 2021 ed era prevista una quota a fondo perduto fino ad un max del 50% nel limite di € 800.000 di aiuti di stato ricevibili.
Dal 21 ottobre scorso è stata sospesa la ricezione delle domande da parte delle imprese in quanto la richiesta (a quella data il controvalore era pari a €3,9 mld) eccedeva l'ammontare dello stanziamento (pari a € 1,3 mld).
Il "DL Ristori" ha aumentato la dotazione del fondo destinato al sostegno agevolato alle attività di export, il cosiddetto Fondo 394/81, di 150 milioni di euro per il 2020.
Il governo ha inoltre stanziato ulteriori 200 milioni per il 2020 del fondo istituito con il decreto "Cura Italia", destinato ad erogare cofinanziamenti a fondo perduto alle imprese esportatrici che ottengono finanziamenti agevolati a valere sul già menzionato "fondo 394". Infine, nella Legge di Bilancio (Legge n.178/2020) la dotazione del Fondo rotativo 394/81 è stata incrementata di € 1.085 milioni per l'anno 2021 e di € 140 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023.Si è ancora in attesa delle relative autorizzazioni.
Dal 18 gennaio 2021 sono poi operativi due nuovi strumenti agevolati (schede e circolari riportati di seguito) su risorse gestite per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a valere sul Fondo contributi interesse della Legge 295/73:
Il “Contributo su Leasing all’Esportazione” è un’agevolazione a fondo perduto in conto interessi dedicata a imprese italiane che concedono in leasing a medio lungo termine beni strumentali e relativi servizi. Possono beneficiarne anche le società di leasing italiane che acquistano beni e servizi da produttori italiani per concederli in leasing a controparti estere;
Il “Contributo su Lettere di Credito Export” si rivolge alle imprese italiane che richiedono il pagamento delle proprie commesse estere tramite una lettera di credito emessa da una banca estera e finanziata a medio lungo termine da una banca italiana confermante. L’agevolazione ha l’effetto di rendere più competitivo il tasso d’interesse dell’operazione.